La
leggenda vuole che i primi abitanti della Magna Grecia
conducessero una vita errante e selvaggia.Essi
vivevano nelle caverne, lottavano con gli animali e si cibavano
miseramente. Non
sapevano coltivare la terra, né allevare il bestiame, né esercitare arti e
mestieri. Ecco perché la regione, che era florida e bella, rimaneva in uno
stato selvaggio.
Fu
così che i nostri vecchi padri, obbedienti al comando degli dei, proclamarono Italo loro re e ne seguirono gli ammaestramenti.Da
parte sua , Italo, insegnò loro come coltivare la terra, come trarre
profitto dagli animali e come utilizzarne i prodotti; dettò leggi
savie, decretò il culto di Cerere, la dea delle biade, di Fauno,
genio benefico dei monti, della campagna e del bestiame, e di Fauna, la
dea che aumentava i prodotti della terra e la ricchezza degli uomini.
Fu
così che fiorì la nostra terra e gli abitanti che dal loro re presero il nome
di ITALI, diventarono civili e furono celebrati tra i popoli dell’antichità.
Aristotele tramanda così l'origine della denominazione Italia: "…un
certo Italos diventò re degli Enotri e da lui prese la denominazione di
Italia tutta quella penisola d'Europa compresa fra i golfi Scilletino e Lametico,
che distano fra loro mezza giornata di viaggio…".